Approfodimenti

La prima Premier, a cura di Margherita Cogo

“Esiste un divario tra gli ideali democratici e la democrazia reale, più volte nella storia è accaduto, ciò che era stato concepito come nobile e alto , è diventata rozza materia. (Pasternak lo fa dire a Gordon, l’amico del dottor Zivago)Così la Grecia è diventata Roma, l’illuminismo russo in Rivoluzione russa, così il pensiero liberale e democratico di Locke, di Rousseau, di Tocqueville, di Bentham, di Mill è diventato l’azione della …” Destra. (Bobbio)
La prima donna Premier, a cui vanno i miei auguri e a cui vorrei però ricordare che se Lei oggi è la prima donna a Capo del Governo nazionale è grazie alle femministe.
Il diritto di voto non é stato una regale concessione, ma una conquista dei movimenti femminili e dunque invito la Premier a non essere nemica delle donne, ad  ampliare i diritti e non di comprimerli,(le intenzioni sulla 194 preoccupano).
La responsabilità storica che sente di avere, come prima donna Premier, deve partire dalla storia delle donne e dalle ingiustizie storiche che hanno limitato, quando non impedito la piena realizzazione delle speranze e delle legittime aspettative delle donne.
Ciò detto, la nomina della prima donna Premier, segna un passaggio storico e assesta uno schiaffone alla Sinistra e ai movimenti progressisti.
Infine, il linguaggio!
Meloni vuole che il suo titolo sia declinato al maschile, nonostante l’Accademia della Crusca legittimi e inviti alla declinazione al femminile di titoli e professioni.
Il linguaggio é frutto di una convenzione e rappresenta la società che lo utilizza e non c’è dubbio che la struttura storica sia dell’ordine maschile.
Non accettare l’evoluzione del linguaggio, tale che sia in grado di rappresentare il mutamento della società significa, nel caso della declinazione al femminile di titoli e funzioni pubbliche, non accettare il cambiamento e non riconoscere il gap esistente tra i due generi.
Per dirla con Verlaine “Il linguaggio è, come i bambini, oggetto di attese collettive”.
a cura di Margherita Cogo, Comitato Scientifico Stati Generali delle Donne
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